Salve a tutti.
non so chi siete voi o se mai qualcuno leggerà ciò che sto scrivendo, ma intanto mi presento. Io sono Alice, una ragazza di 15 anni che vive nel nord dell'Italia, più precisamente in Veneto.
Questa a mio parere è l'età dei sogni e, naturalmente, anche io ne coltivo uno. Siccome vivo in un paese di montagna in cui il turismo è la nostra principale risorsa, una buona parte della popolazione di professione fa il/la maestro/a di sci. di conseguenza i bambini imparano molto presto a sciare; io ho cominciato prima del compimento dei miei tre anni. Da subito sono stata attratta dalla bellezza della montagna, della neve e di scivolarci sopra, sembra di volare e ti fa sentire libero e potente. Poco più di due anni dopo mi iscrissi ad una scuola della zona, ma non ressi la pressione, anche se molto lieve, che mi facevano provare i miei maestri; insomma avevo sui cinque/sei anni e volevo solo divertirmi sugli sci, non m'importava niente se chiudevo bene sulla porta e recuperavo secondi… Così lasciai la scuola e per la stagione successiva non feci niente. All'età di quasi otto anni mia mamma mi propose di provare con un'altro sport: lo snowboard. Io la guardai perplessa perché non avevo la minima idea di che cosa fosse , poi cercò di spiegarmelo ma dovette ricorrere a dei video presi da YouTube perché ancora non capivo. Eccomi, d'avanti allo schermo del vecchio Computer fisso di mia madre, incollata col naso sullo schermo guardando quei video da cui non volli quasi più staccarmi. Era una cosa così affascinante e mozzafiato che accettai all'istante di provare questo sport. Mi iscrissi ad una scuola e mi innamorai subito di questo sport, passarono ben quattro/cinque anni prima che mi iscrissi all'unico club agonistico della zona cominciai a fare gare "serie". La prima stagione andò bene, feci diversi podi e fui contenta, ma con l'inizio della seconda le cose peggiorarono. Era il 22 dicembre del 2012 ( il giorno dopo la fine del mondo, già..) e dovevo fare l'apripista a una gara di Coppa Europa nel mio paese, ero felicissima e sicura di me, ma quando fu l'ora dell'ultimo giro, sull'ultimo salto caddi. Mi ruppi la testa dell'omero destra e rimasi ingessata per un mese e mezzo esatto. Dopo 8 giorni dalla rimozione del gesso, nonostante dovessi tenere il tutore ancora per 25 giorni minimo, tornai sula mia amata tavola e altri 5 giorni dopo feci la mia prima gara da osso rotto, in Austria. Mi ruppi il polso, ma non ditelo al mio allenatore, lui non lo sa, perché ho fatto finta che non mi facesse male per non mettere il gesso, o non avrei potato fare i Campionati Italiani pochi giorni dopo.
Questi campionati andarono piuttosto male, con dolori potenti alla spalla, fitte al polso, e più bustine di Oki.
Ma cominciò una nuova stagione (quella appena conclusa) in cui ero decisa a fare meglio; e così fu: quest anno ho vinto numerevoli gare della Triveneto Cup e ai Campionati Italiani seconda in Snowboardcross e terza nello slalom gigante e ne sono stata abbastanza felice ma, il mio obbiettivo era di vincere nello Snowboardcross
,comunque non si può pretendere tutto,
Tutte queste gare di cui vi ho raccontato erano di categoria ma, il prossimo anno sono in categoria giovani e ammetto di avere molta paura, spero solo che vedendo i miei pessimi risultati non mi venga l'intenzione di mollare, perché io voglio provarci fino alla fine.
ecco questo è il mio sogno di adolescente: vorrei dedicare la maggior parte della mia vita allo sport che amo, e magari farlo amare a molta altra gente.

grazie per aver letto la mia versione di "Guerra e Pace" e spero vi sia almeno un po' piaciuto. Parlerò anche di molti altri aspetti della mia vita: amicizie, scuola, famiglia, adolescenza, dcc…

grazie mille

a presto Alice.